È ufficiale: dal 1 luglio l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha sostituito Equitalia e dal 3 luglio è pienamente operativa. Sulle funzioni e i poteri del nuovo ente dedicato alla riscossione abbiamo già scritto, così come dei nuovi rapporti con i cittadini. Tuttavia, c’è un particolare importante a cui dedicare maggiore attenzione: quali database saranno consultabili dall’Agenzia dell’Entrate Riscossione?

Non pochi esperti, infatti, hanno espresso preoccupazioni in merito ai maggiori poteri del nuovo ente della riscossione, derivanti dal rapporto strettissimo con l’Agenzia delle Entrate. Proprio per questo, nello Statuto del nuovo agente della riscossione è stato previsto un articolo dedicato ai rapporti con la casa madre.

Nell’articolo 17 dello Statuto, infatti, si legge che “i rapporti con l’agenzia delle Entrate per i servizi prestati e per la condivisione delle banche dati e delle informazioni necessarie per lo svolgimento del servizio della riscossione” sono “regolati convenzionalmente”. Cosa vuol dire? Semplicemente che l’ente per la riscossione non potrà godere di un accesso indiscriminato a informazioni come quelle presenti nei database dell’Inps, come i rapporti di lavoro e di impiego.

Tuttavia, come stabilito dal decreto fiscale dello scorso autunno, l’ente avrà effettivamente maggiori poteri sul pignoramento dei conti correnti, per procedere con maggiore efficacia contro chi occulta patrimoni o commette illeciti.

Insomma, sarà delineato un perimetro ben preciso entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà muoversi per le proprie indagini. Una tutela garantita anche dall’obbligo di trasmettere rendicontazioni periodiche sull’andamento della riscossione e dal continuo monitoraggio svolto dall’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo, in entrambi i casi, è assicurare la trasparenza e la pubblicità dell’attività di riscossione.

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Ovviamente il rapporto tra l’ente della riscossione e l’Agenzia delle Entrate sarà strettissimo, anche in virtù del fatto che il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, è anche presidente della riscossione (anche se con alcune perplessità da parte della Corte dei Conti). Inoltre, nel comitato di gestione sono presenti Pier Paolo Verna e Giuseppe Telesca, entrambi direttori centrali dell’Agenzia e ora rispettivamente a capo della direzione centrale Affari legali, contenzioso e riscossione e della direzione centrale Amministrazione, pianificazione e controllo.

A livello strutturale, le direzioni centrali saranno quattro (le già citate Amministrazione e Affari Legali, più Internal Audit e Relazioni esterne e Governance) e le aree tre. Ci saranno inoltre 18 direzioni regionali: otto per la rete Nord e dieci per la rete Sud. In regioni con numeri particolarmente elevati di liti (Lazio, Campania, Umbria e Puglia) è previsto un focus specifico per la gestione del contenzioso.

 

Un breve riassunto: le funzioni dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Lo statuto del nuovo ente di riscossione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 giugno, stabilisce che:

  • L’Agenzia delle Entrate Riscossione è un ente pubblico strumentale dell’Agenzia delle Entrate. È dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile, e di gestione, con i propri regolamenti di amministrazione e contabilità.
  • È sottoposta alla vigilanza e all’indirizzo del ministro dell’Economia e delle Finanze.
  • Ha sede centrale e Roma e può articolarsi in strutture centrali e periferiche.
  • Svolge le funzioni relative alla riscossione nazionale (ad esclusione della Sicilia) e quindi effettua l’attività di riscossione mediante ruolo;
  • Effettua un’attività di riscossione spontanea delle entrate tributarie e patrimoniali delle amministrazioni locali; inoltre effettua anche altre attività strumentali e accessorie alla riscossione già svolte in precedenza da Equitalia.

 

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