Sulla definizione delle liti pendenti molti professionisti ed esperti del settore avevano espresso dubbi e perplessità. Ad intervenire per fare chiarezza è stata l’Agenzia delle Entrate, con una circolare uscita qualche giorno fa e che contiene tutte le informazioni per la definizione agevolata delle liti pendenti introdotta dal Dl 119/2018.
Vediamo quindi nel dettaglio le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate
Quali liti pendenti possono essere definite in via agevolata?
A beneficiare delle definizione agevolata sono esclusivamente le controversie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate e che riguardano atti impositivi ancora pendenti ogni stato e grado di giudizio, compresa la Cassazione e i relativi rinvii.
Inoltre, affinché possano essere definite in via agevolata, è necessario che il ricorso della lite pendente sia stato notificato entro il 24 ottobre 2018 e che, alla data di presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva.
Scadenze per la definizione agevolata delle liti pendenti
La domanda per la definizione agevolata delle liti pendenti deve essere trasmessa in via telematica entro il 31 maggio 2019.
Il contribuente può scegliere se pagare l’intero importo agevolato in un’unica soluzione o rateizzare il pagamento, in caso di importi superiori a 1.000 euro. Entro il 31 maggio 2019 deve essere effettuato il versamento dell’intero importo oppure della prima rata in caso di rateizzazione.
L’importo da versare sarà pari al:
- 100% del valore della controversia, nel caso di soccombenza del contribuente oppure di ricorso notificato al 24 ottobre 2018
- 90% del valore della controversia, nel caso di ricorso pendente in primo grado e depositato o trasmesso alla Commissione Tributaria Provinciale al 24 ottobre 2018
- 40% e 15% del valore della lite in caso di soccombenza dell’Agenzia delle Entrate in primo e secondo grado di giudizio
- 5% del valore della lite in caso di giudizio pendente in Cassazione e in caso di soccombenza dell’Agenzia in tutti i precedenti gradi di giudizio.
Nel caso in cui non vi siano importi da versare, per perfezionare la definizione basta la presentazione della domanda.
Limitazioni ed eccezioni nella definizione agevolata
La circolare dell’Agenzia delle Entrare chiarisce che non è possible definire le liti pendenti che hanno ad oggetto ruoli, cartelle di pagamento e avvisi di liquidazione, ossia tutte quelle liti che sono nella fase della riscossione. Ci sono però alcune eccezioni.
Possono infatti beneficiare della definizione agevolata i ruoli che derivano dalla rettifica di alcuni dati indicati in dichiarazione, come in caso di riduzione o esclusione delle deduzioni e detrazioni non spettanti sulla base di quanto dichiarato.
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