La Pace fiscale potrebbe vivere una seconda edizione, con nuove misure in fase di definizione: è quanto ha annunciato il sottosegretario all’economia della Lega, Massimo Bitonci, suscitando però reazioni contrastanti da parte degli esponenti del Governo Cinque Stelle.
In attesa di capire come si evolverà la situazione, vediamo quali sono le misure che potrebbero comporre la nuova Pace Fiscale, dal saldo e stralcio per le imprese fino al condono sulle dichiarazioni infedeli.
La dichiarazione integrativa speciale
Esclusa nella prima edizione della Pace Fiscale, la dichiarazione integrativa speciale potrebbe rientrare nella nuova: il meccanismo sarebbe quello di una flat tax al 20%, senza sanzioni e interessi sui maggiori imponibili lasciati emergere, ma anche senza scudi penali o per i capitali all’estero.
L’ipotesi al vaglio è quella di una certificazione con la quale il professionista attesti che gli importi dichiarati sono frutto di evasione e non di altre attività illecite.
Pace fiscale e contante nelle cassette di sicurezza
La seconda misura punterebbe a far circolare nuovamente il contante chiuso nelle cassette di sicurezza: la sanatoria escluderebbe le violazioni penalmente rilevanti e i capitali nascosti illegalmente all’estero. Il condono potrebbe prevedere il pagamento di un 15-20% a forfait senza obbligo di reinvestimento.
Nuova sanatoria per le liti pendenti
La sanatoria per le liti pendenti con il Fisco sembra aver riscosso un notevole successo, sia per le percentuali di pagamento con le quali era possibile definire la controversia, sia per la possibilità di rateizzare tali importi in un massimo di 20 rate mensili in cinque anni.
La nuova Pace fiscale potrebbe quindi prevedere una nuova sanatoria rivolta proprio alle liti pendenti.
Saldo e stralcio per le imprese
La sanatoria sulle cartelle per il mancato versamento delle imposte e dei contributi potrebbe essere estesa anche alle imprese in difficoltà economica. Al vaglio, prima di realizzare la misura, il gettito che effettivamente porterebbe la sanatoria (senza bisogno di coperture) e l’individuazione di indicatori semplificati per definire lo stato di difficoltà economica.
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