Fattura elettronica e Fisco, un connubio vincente contro l’evasione fiscale: è quanto ha affermato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell’audizione presso la commissione Finanze della Camera. L’obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati, sia B2B che B2C, ha infatti portato effetti positivi nel gettito fiscale, nell’ordine di circa 3,5 miliardi di euro.
L’effetto positivo è dovuto a tre pilastri, ossia un maggior gettito IVA, imposte dirette e compensazioni indebite.
Ruffini ha spiegato alla Commissione Finanze che il maggior gettito IVA è riconducibile ai versamenti spontanei dei contribuenti, non riconducibile al ciclo economico e pari a circa 2 miliardi. L’emersione del sommerso ha effetti anche sulle imposte indirette, il cui incremento è stimato, in via prudenziale, in circa 580 milioni di euro.
Il terzo pilastro, infine, è relativo alle indebite compensazioni: già nel 2019, sono stati individuati circa 200 tra società ed enti oggetto di blocco di compensazioni di falsi crediti Iva per un importo complessivo di circa un miliardo di euro. In tal mondo, ha spiegato ancora Ruffini, è stato possibile impedire l’utilizzo dei crediti per compensare debiti erariali o contributivi, evitando così ulteriori perdite di gettito.
Gli effetti positivi della fattura elettronica sul gettito fiscale però non si concludono qui. Ruffini ha parlato anche di un effetto indotto: i dati della fattura elettronica hanno infatti permesso di individuare soggetti ad alto rischio frode che hanno utilizzato la qualifica di esportatore abituale e quindi le agevolazioni Iva connesse, per un falso plafond dichiarato di oltre 1,3 miliardi di euro.
Inoltre, la fattura elettronica è entrata nell’incrocio con i dati antifrode di carattere internazionale, permettendo così di individuare, grazie al network Eurofisc, società coinvolte in meccanismi di frode intracomunitaria, basati su flussi di fatturazione di operazioni inesistenti tra la fine del 2019 e il 2020, per circa un miliardo di euro.
La fattura elettronica in numeri
Il primo anno di fatturazione elettronica fa registrare numeri che parlano di 2 miliardi e 66 milioni di e-fatture all’interno del sistema di interscambio, con una percentuale di scarto pari appena al 2,4 %.
Si tratta di un “trend positivo di fatturazione elettronica si conferma anche quest’anno nonostante il periodo di crisi economica: è stata registrata sicuramente una flessione dei livelli complessivi di fatturazione elettronica ma nonostante ciò nei primi cinque mesi del 2020 sono state inviati circa 772 milioni di e-fatture da circa 3,3 milioni di operatori con una percentuale di scarto dell’1,6%”, ha sottolineato Ruffini.
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