Dal 1 luglio 2017 Equitalia sarà ufficialmente soppressa e nascerà il nuovo organo dedicato alla riscossione: vediamo come funziona l’ente Agenzia delle Entrate – Riscossione e cosa succede alle cartelle esattoriali Equitalia.

 

Con il Decreto Legge 22 ottobre 2016, n.193, dal titolo “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili”, il Governo ha disposto l’abolizione di Equitalia e la nascita di un nuovo ente dedicato alla riscossione.

A partire dal 1 luglio 2017, infatti, Equitalia sarà ufficialmente sostituita dalla nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione, un organo molto più complesso e probabilmente più efficiente, con poteri più incisivi nella lotta all’evasione fiscale.

La differenza sostanziale, infatti, sta nella possibilità dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione di avvalersi dell’accesso alle banche dati degli enti creditori per eseguire ricerche e indagini più approfondite nell’ambito della riscossione. Questa possibilità è stata invece sempre preclusa ad Equitalia.

Vediamo quindi nel dettaglio come funziona la nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione e come cambierà il pagamento delle tasse.

 

Come funziona l’Agenzia delle Entrate – Riscossione

A partire dal 1 luglio 2017 tutti i vecchi crediti gestiti da Equitalia e le cartelle notificate dal vecchio ente di riscossione negli anni precedenti, saranno automaticamente trasferiti sotto la giurisdizione del nuovo ente Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Il nuovo ente, seppur dotato di autonomia organizzativa e patrimoniale, sarà sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze  e sarà presieduto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate: si tratta quindi, a differenza di Equitalia, di un ente pubblico. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, inoltre, avrà la responsabilità non solo dell’accertamento della riscossione ma anche della fase di riscossione coattiva.

Il Decreto Legge 193/2016, inoltre, stabilisce che il nuovo organo dedicato alla riscossione potrà avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato competente per territorio, ma con alcune limitazioni: una volta in giudizio, ad esempio, dovrà affidarsi ai propri dipendenti per la discussione della causa in tribunale o davanti al Giudice di pace. L’unica eccezione è rappresentata da casi di grande rilievo, per i quali l’Avvocatura dello Stato competente per territorio può assumere, una volta sentito l’ente, la trattazione della causa.

 

Agenzia delle Entrate – Riscossione ed Equitalia: quali saranno le differenze?

Secondo quanto stabilito da D.L. 193/2016, le differenze tra il nuovo ente per la riscossione ed Equitalia saranno notevoli.

In primo luogo, come già accennato, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione avrà maggiori poteri di indagine:  l’ente sarà infatti autorizzato ad accedere a banche dati e ad acquisire informazioni relative a rapporti di lavoro, posizione Inps e molto altro, ai fini della riscossione nazionale.

Tali strumenti permetteranno all’Agenzia delle Entrate – Riscossione di avere maggiori possibilità di trovare redditi indebitamente nascosti al Fisco e quindi di procedere al loro pignoramento.

Un’ulteriore differenza tra i due enti riguarda la loro natura giuridica: mentre Equitalia era una SpA a partecipazione pubblica, la nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione sarà un ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Economia e controllato dall’Agenzia delle Entrate.

 

Cosa succede alle vecchie cartelle Equitalia?

Il Decreto Legge 193/2016, oltre all’abolizione di Equitalia e alla nascita del nuovo ente di riscossione, ha previsto anche la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali. Il provvedimento permette ai contribuenti di concludere in via agevolata il pagamento delle somme dovute, senza sanzioni e interessi di mora.

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