Il Fisco è stato uno dei temi più dibattuti durante la campagna elettorale appena conclusa: nel nostro Paese il prelievo fiscale è particolarmente elevato, anche in relazione all’attivo di bilancio applicato da diversi anni per ripagare il debito. Tale approccio permette da una parte di rendere il nostro Paese affidabile in termini di capacità di ripagare il debito, mentre dall’altra potrebbe deprimere la capacità di spesa dei cittadini e quindi la domanda aggregata, e quindi una possibile difficoltà di crescita economica.
Tradizionalmente, il dibattito si divide tra coloro che ritengono ingiustificato questo all’allarme, anche in considerazione dell’evasione fiscale, e chi invece ritiene che il carico fiscale sia insostenibile Sul tema dell’evasione fiscale, negli ultimi tempi sono stati fatti però numerosi progressi, con provvedimenti che presto andranno in vigore e che hanno l’obiettivo di migliorare la situazione.
Il ruolo dell’automazione nella lotta all’evasione
Una delle novità più rilevanti degli ultimi mese è l’introduzione da parte di Agenzia Fiscale dell’intelligenza artificiale, ossia l’algoritmo VERA, che incrociando dati patrimoniali, immobiliari, fatture elettroniche e altre tipologie di dati dovrà essere in grado di identificare gli evasori, trovando in via prioritaria i casi più rilevanti. Grazie all’algoritmo sarà infatti possibile aumentare la velocità dei controlli, e quindi colpire più rapidamente non solo l’evasione, ma anche le frodi fiscali in atto, come quelle sulle false esportazioni o sull’IVA, più difficili da punire dopo diversi anni.
La macchina fiscale quindi si concentra sempre di più sull’evasione, anche grazie ai meccanismi messi in atto negli ultimi anni, che consentono sempre di più di rilevare in tempo reale gli introiti (fattura elettronica, scontrino fiscale elettronico, pagamenti elettronici, e così via), e quindi di avere in tempo quasi reale i dati sulla situazione di ogni soggetto.
Parola chiave: prevenzione
L‘automazione permette al Fisco di ottimizzare le sue capacità di rilevare gli evasori, ma i dati utilizzati per trovare chi non paga possono essere utilizzati anche nella prevenzione, con l’obiettivo di trasformare il Fisco in un vero e proprio servizio di supporto per i cittadini. Se da una parte infatti è. vero che gli evasori sono soggetti che decidono deliberatamente di frodare il fisco, è altrettanto vero che spesso capire quanto e cosa pagare è complesso: è quindi necessario disporre di consulenti fiscali che siano in grado di accompagnare i cittadini nella dichiarazione dei redditi e negli adempimenti che sono necessari di anno in anno, anche per evitare errori formali o disattenzioni che possono costare care.
Per questi motivi, è necessario ripensare la macchina fiscale, da una parte nella direzione già intrapresa nei confronti degli evasori sistematici, dall’altra per i soggetti che hanno commesso errori senza la volontà di evadere, per aiutarli in via preventiva a non commettere tali errori e quindi a pagare il giusto nel momento opportuno. Raccogliere i dati ed incrociarli permette di creare meccanismi che possono aiutare notevolmente partite Iva o altri soggetti attraverso elementi quali il precalcolo degli importi, l’addebito automatico sul conto in banca e il preavviso degli importi da pagare.
Vediamo quindi alcune proposte di applicazione dell’automazione alla macchina fiscale per prevenire possibili errori e venire incontro realmente alle esigenze dei cittadini.
Un portale personale per le spese e i pagamenti
L’Agenzia delle Entrate potrebbe svolgere preventivamente delle attività che consentano ad ogni cittadino di avere a disposizione, su un portale dedicato, le proprie spese e i propri guadagni, in modo da poter verificare in autonomia quanto credito o debito fiscale abbia accumulato. Ad esempio, un partita Iva potrebbe decidere se pagare annualmente o mensilmente le proprie tasse, e avere un prospetto periodico reale delle sue finanze al netto delle imposte in modo da poter gestire in modo più consapevole le spese.
Dichiarazione precompilata più completa
La dichiarazione precompilata del 730 ha semplificato enormemente la vita a molti cittadini, tuttavia spesso è necessario modificarla per aggiungere o togliere importi o deduzioni. Sarebbe quindi molto utile fare in modo che sia un sistema informatico a calcolare le deduzioni e le spese che meritano di essere considerate, e ogni soggetto dovrebbe poter accedere autonomamente al portale dell’agenzia e avere sotto controllo la sua situazione, ad esempio verificando se al fisco risultano tutti i suoi beni immobili e patrimoniale, i suoi introiti e sulla base di questi vedere il suo “saldo fiscale”.
Pagamenti tracciabili
Questo passaggio richiedere uno sforzo da parte di ogni cittadino, che deve impegnarsi ad effettuare pagamenti tracciabili attraverso moneta elettronica e che questi dati siano acquisiti dall’agenzia fiscale.
IMU e figli a carico
Il ruolo del Fisco a supporto dei cittadini dovrebbe estendersi anche alle tasse locali come l’IMU, per la quale i comuni possono variare ogni anno le aliquote: il Fisco dovrebbe inviare direttamente ai cittadini quanto dovuto, senza che questi siano obbligati a rivolgersi ad un professionista oppure a fare i calcoli autonomamente. Nella maggior parte dei casi, infatti, il calcolo non è altro che un puro automatismo.
Lo stesso discorso potrebbe applicarsi alle agevolazioni per i figli a carico: il cittadino non dovrebbe informare ogni anno il Fisco di avere dei figli, poiché questi dati sono già presenti nell’ANPR e quindi le spese effettuate per loro dovrebbero essere calcolate così come già avviene per le spese mediche e quelle per i bonus edilizi. Stesso meccanismo potrebbe essere effettuato su qualsiasi tipo di spesa in modo da garantire sia il contribuente che il calcolo è esatto che il fisco.
Addebito diretto sul conto
L’eliminazione dell’F24 a favore dell’addebito diretto sul conto semplificherebbe notevolmente la vita a cittadini e imprese, non più costretti a compilare moduli con cifre e importi.
Con l’addebito bancario si eliminerebbe anche l’F24 che spinge inutilmente il contribuente a dover riempire un modulo con codici e importi e si potrebbe semplificare la vita a cittadini e imprese.
In conclusione
Un Fisco guidato da logiche preventive consente di diminuire, se non evitare, le multe e permette al Fisco stesso di concentrarsi sulla grande evasione. L’automazione, i big data e la data science rende possibile, e a volte persine semplice, ripensare il sistema fiscale per avvicinarlo alle esigenze di imprese e cittadini, personalizzandolo in base alle diverse tipologie di contribuenti.
Negli ultimi anni sono state richieste ai cittadini, da fonti diverse, enormi quantità di dati, dati che dovrebbero tornare ai cittadini con un miglioramento del rapporto tra fisco e cittadino.