Da oggi, lunedì 26 settembre, i professionisti ordinistici iscritti alle Casse e i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alla gestione separata Inps potranno inviare la domanda per richieste il bonus 200 euro previsto dal primo decreto Aiuti (Dl 50/2022, articolo 33). Potranno richiedere il bonus i lavoratori autonomi e i professionisti con reddito 2021 inferiore a 35mila euro, una platea che comprende circa tre milioni di lavoratori.
Il bonus, esentasse, potrà essere richiesto fino al 3o novembre, e le domande dovranno essere presentate in modalità telematica all’Inps oppure alla propria cassa di appartenenza. La macchina organizzativa è infatti ormai pronta a partire, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di sabato 24 settembre del decreto del ministero del Lavoro del 19 agosto che fissa la procedura e i requisiti per il bonus da 200 euro contro il caro vita.
In particolare, le Casse di previdenza dei liberi professionisti sono ormai pronte da tempo con i moduli per l’autocertificazione dei requisiti di accesso al bonus, che gli aventi diritto dovranno compilare e inviare in area riservata: come ha spiegato l’Adepp, l’associazione degli enti previdenziali privati, tutte le casse si sono coordinate per partire non prima del 26. settembre.
La pubblicazione in calcio d’angolo del decreto nella data odierna, quindi, darà avvio sia alle richieste all’Inps che alle Casse, che hanno fissato alle ore 12.00 l’inizio delle pratiche per la ricezione delle domande.
Bonus 200 euro: il possibile intreccio con i 150 del Dl Aiuti ter
Sembra un paradosso, ma il nuovo bonus da 150 euro previsto dal Dl Aiuti ter (Dl 144/2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 223 del 23 settembre e in vigore da sabato 24 settembre) potrebbe complicare l’avvio per le Casse. Il bonus da 150 euro infatti è riservato solo a coloro che nel 2021 hanno registrato un reddito complessivo inferiore ai 20mila euro: l’orientamento delle Casse è quello di procedere con un’unica domanda che permetta a chi ne ha diritto di richiedere anche i 150 euro.
Tuttavia, l’inserimento all’ultimo momento di questa novità nelle piattaforme e nei moduli predisposti dalle Casse rischia di affaticare, almeno nelle prime ore di afflusso, la macchina organizzativa, inizialmente programmata per la sola ricezione delle domande per il bonus 200 euro. Bisogna però ammettere che formalmente il nuovo sostegno previsto dal Dl 144/2022 si aggiunge al precedente, senza modificare i requisiti, se non il reddito di accesso: pertanto non dovrebbero esserci difficoltà, per chi ha un reddito sotto i 20mila euro, a richiedere entrambi i bonus e quindi ad ottenere con un’unica domanda un aiuto da 350 euro.
Per tenere sotto controllo la spesa, ogni settimana l’Inps e le Casse dovranno inviare un report sulle domande ricevute ed ammesse, ottenendo via via dal ministero del Lavoro il via libera al pagamento oppure lo stop all’erogazione, nell’ipotesi di sforamento del budget, pari a 1 miliardo di euro. Nel dettaglio, sono stati stanziati 600 milioni per il bonus di 200 euro (di cui 95,6 riservati ai liberi professionisti) e altri 412 milioni per i 150 euro (senza quote riservate).
Secondo l’Adepp tale previsione di budget dovrebbe essere sufficiente, tanto da spingere l’associazione a fissare la data della chiusura delle domande al lontano 30 novembre.
I requisiti per ottenere il bonus
Come la Casse previdenziali, anche l’Inps aveva preparato la piattaforma telematica per la richiesta del bonus da parte degli autonomi, in attesa della pubblicazione del decreto del Ministero di Lavoro. Si attende quindi la circolare dell’Istituto con tutti i dettagli operativi.
Anche le date per l’invio delle richieste sono allineate a quelle previste per i professionisti ordinistici, con domande aperte da oggi e fino al 30 novembre.
Per quanto riguarda infine la proceduea, nei moduli online i professionisti che faranno domanda per il bonus dovranno autocertificare una serie di requisiti, oltre al reddito, tra i quali:
- non essere anche lavoratori dipendenti o pensionati
- essere iscritti alla Cassa al al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Dl 50/2022)
- aver versato almeno un contributo, se dovuto
- non aver percepito in altro modo il bonus da 200 euro.