Calendario fiscale rivisto e corretto alla luce dell’emergenza legata al Coronavirus: il decreto legge approvato, salvo intese, dal Consiglio dei ministri il 28 febbraio riscrive le date delle scadenze fiscali non solo per le zone rosse dei focolai, ma per tutta Italia.
Le misure approvate hanno l’obiettivo di venire incontro alle difficoltà di imprese e professionisti, che in questo modo avranno più tempo a disposizione per inviare all’Agenzia delle Entrare i dati necessari per la predisposizione del 730 precompilato, come i redditi percepiti dai lavoratori o le spese che danno diritto ad oneri detraibili, come quelle sugli interessi passivi del mutui o le rette per asili e università.
Vediamo quindi il nuovo calendario fiscale per il 2020.
Nuova scadenza per il 730
Il 30 settembre è la nuova scadenza fissata per la trasmissione del 730. Lo slittamento è in realtà un anticipo, perché il Coronavirus ha imposto al Governo di fissare già a partire dal 2020 il termine ultimo per la trasmissione della dichiarazione dei redditi, mentre nel decreto fiscale collegato all’ultima manovra il nuovo calendario fiscale era stato delineato con decorrenza 2021.
Non ci saranno ritardi invece, secondo le rassicurazioni dei tecnici, sull’erogazione dei rimborsi in busta paga o nel cedolino dello stipendio, perché arriveranno nella prima retribuzione utile e comunque nel mese successivo alla liquidazione del modello. Perciò chi presenterà il 730 a maggio, ad esempio, avrà il conguaglio, a credito o a debito, nella retribuzione di giugno, o al massimo di luglio.
Calendario fiscale: certificazione unica da consegnare entro marzo
Lo slittamento del 730 è in realtà frutto di un effetto domino, dovuto dalla necessità di posporre i termini per l’invio dei dati al Fisco necessari per la predisposizione della dichiarazione precompilata, a partire dai dati sui redditi contenuti nella Certificazione Unica. Solo per quest’anno il Governo concederà tutto il mese di marzo ai sostituti di imposta, sia per trasmettere la comunicazione all’Agenzia delle Entrate che per consegna al lavoratore.
La scadenza 2020 per la certificazione unica è quindi fissata al 31 marzo, mentre per il 2021, secondo il calendario fiscale già ipotizzato nella manovra, diventerà il 16 marzo.
Dati per detrazione: trasmissione entro il 31 marzo
Il termine per la trasmissione dei dati delle spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni, come quelle per gli interessi passivi dei mutui alle rette di università o asilo, così come i premi assicurativi e le spese di ristrutturazione, devono essere trasmessi entro il 31 marzo 2020 (invece del 28 febbraio). Per il 2021 la scadenza è stata fissata al 16 marzo.
Precompilata pronta dal 5 maggio 2020
A causa dello slittamento sul calendario fiscale, slitterà in avanti anche la data entro la quale il Fisco metterà a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata. Infatti il maggior tempo concesso per la trasmissione dei dati di ripercuote sulla messa a punto della predisposizione dei modelli, che quindi da quest’anno saranno disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 5 maggio 2020, invece che dal 15 aprile. Per il 2021 la nuova data di messa online della dichiarazione dei redditi precompilata è fissata al 30 aprile.