Chiare, trasparenti e comprensibili: sono le caratteristiche delle nuove cartelle esattoriali approvate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Il nuovo modello, annunciato con un provvedimento del 14 luglio e già utilizzato già dal 1 luglio, è organizzato in modo da riportare le informazioni in un modo più fruibile per tutti i contribuenti.
Vediamo insieme tutti i cambiamenti e come leggere il nuovo modello di cartella esattoriale.
Le nuove cartelle esattoriali: il frontespizio
Nel frontespizio delle nuove cartelle esattoriali si troverà indicazione:
- degli Enti creditori delle somme comunicate nella cartella;
- della causale che ha portato all’iscrizione a ruolo: dalle infrazioni del codice della strada ai controlli sul Modello Unico;
- dell’anno di imposta, se si tratta di debiti erariali.
Inoltre sarà riportato un prospetto con il dettaglio sulle somme spettanti rispettivamente all’Ente creditore e all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Una novità importante, e sicuramente di grande utilità, è nell’uso del colore. Nel caso in cui la cartella riporti somme iscritte a ruolo per diversi Enti creditori, sarà possibile indivuare la tipologia del creditore attraverso l’uso di un colore differente. Ad esempio, le iscrizioni a ruolo delle Agenzie fiscali saranno arancioni, mentre quelle di Comuni e Regioni saranno contrassegnate in verde.
Lo stesso colore sarà poi riportato nella sezione della cartella dedicata alle informazioni di competenza dell’Ente Creditore.
Il nuovo modello di cartella esattoriale: la prima e la seconda sezione
Dopo il frontespizio, la prima sezione della nuova cartella esattoriale sarà interamente dedicata all’Agente della riscossione. Qui si troverà l’importo dovuto per i pagamenti entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale e dopo 60 giorni, oltre alle informazioni su:
- modalità di pagamento delle somme;
- richiesta di sospensione della cartella;
- modalità di presentazione del ricorso;
- contatti ai quali rivolgersi per ulteriori informazioni sui pagamenti.
Nella seconda sezione, invece, sarà presente al descrizione dei dati contabili e della causale relativa al ruolo emesso dall’Ente creditore, con le avvertenze correlate.
Capire come pagare il debito contenuto nella cartella esattoriale, quindi, sarà molto più semplice.
Nuove cartelle esattorali, vecchie regole: le norme sulla riscossione esattoriali
Il nuovo modello di cartella esattoriale introdotto dall’Agenzia delle Entrate non modifica le norme sulla riscossione. Le regole, identiche a quelle già in vigore con Equitalia, sono:
- l’efficacia della cartella di pagamento è pari ad un anno;
- il contribuente ha 60 giorni per procedere con il pagamento; prima di questa scadenza l’Agenzia delle Entrate – Riscossione non può agire in via esecutiva;
- Scaduti i 60 giorni, si appliano gli interessi sulle somme iscritte a ruolo, escluse sanzioni e interessi stessi; sono anche dovuti gli oneri di riscossione, da calcolare sull’intero importo dovuto;
- Se il contribuente non paga entro i 60 giorni, la cartella esattoriale diventa definitiva, perciò non può essere impugnata o contestata;
- Trascorsi i 60 giorni, l’Agenza delle Entrate – Riscossione può procedere all’esecuzione forzata.
Per quanto riguarda i pagamenti successivi ai 60 giorni dalla notifica di pagamento, si applicheranno alla somma dovuta:
- gli interessi di mora, in base al tasso vigente;
- gli oneri di riscossione, calcolarti sull’intero importo dovuto.
In particolare, gli oneri dovuti per la riscossione sono pari al 3% dell’importo totale se il pagamento è effettuato entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale; se invece il pagamento è successivo ai 60 giorni, gli oneri dovuti sono pari al 6% dell’importo totale.
Infine, in caso di riscossione spontanea a mezzo ruolo, gli oneri sono pari all’1%, se il pagamento avviene entro i termini previsti.