Il condono fiscale è ancora oggetto di discussioni e rimaneggiamenti. Presto le sanatorie incluse nel decreto legge 23 ottobre 2018 n.119 potrebbero ampliarsi, fino ad includere potenzialmente tutti i tipi di debito con il Fisco.
L’ipotesi attualmente al vaglio di Governo e maggioranza, secondo quanto riportato da un articolo de La Stampa, è quella di inserire nella rottamazione-ter non solo processi bonari e accertamenti, ma anche gli avvisi bonari inviati dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti nei casi in cui si riscontrino anomalie.
Attualmente, una volta ricevuto un avviso bonario, è possibile regolarizzare la propria posizione solamente attraverso un ravvedimento operoso, pagando quindi le relative sanzioni.
Altra tipologia di debito ad entrare nelle casistiche previste dal condono fiscale potrebbe essere quella delle irregolarità formali. Il sottosegretario Massimo Bitonci l’ha già annunciata, affermando che si tratta di una modalità di definizione agevolata volta a favorire i “contribuenti onesti che magari per una mancata firma sono costretti a pagare multe salate”.
Altra ipotesi al vaglio, con buone probabilità di rientrare nel condono fiscale, è l’inclusione degli omessi versamenti delle imposte dichiarate, che siano o meno stati già contestati con avviso bonario.
Insomma, l’iter legislativo del decreto legge n. 119/2018 si conferma lungo e complesso e probabilmente non si concluderà con la sola conversione in legge; più probabile un proseguimento nella Legge di Bilancio 2019, che andrà a sua volta a modificare le disposizioni contenute nella legge di conversione, con un ulteriore ampliamento delle sanatorie che attualmente risultano escluse.
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