Il cosiddetto “Decreto Aprile” è ormai quasi pronto: la manovra di primavera da 155 miliardi di euro sta per essere messa a punto dal Ministro dell’Economia insieme ai tecnici del Mef e quelli di Palazzo Chigi. il primo obiettivo è quello di rispettare la scadenza di fine mese per l’erogazione della CIg, nella Naspi a colf e badanti, del reddito di emergenza e del bonus di 800 alle partite Iva.

Oltre a queste misure di sussidio e aiuto per famiglie, imprese e lavoratori, nel decreto potrebbe trovare spazio anche qualche misura ulteriore tra quelle sostenute dalle opposizioni nelle ultime settimane. Tra queste, emerge la possibile sospensione degli Isa, gli indici di affidabilità economica: la norma, se confermata, prevederà non solo il blocco degli Isa, ma anche un’estensione del meccanismo premiale previsto dagli Indici di affidabilità. Chi in futuro otterrà un voto più che sufficiente, infatti, potrebbe ottenere un’attenuazione sulla stratta sulle ritenute negli appalti e su quella sulle compensazioni disposte dal Dl fiscale di fine anno.

Stop agli atti di accertamento

Le partite Iva potranno tirare un sospiro di sollievo: a partire dal 1 giugno 2020 non ci sarà nessun accertamento fiscale o cartella esattoriale. La nuova norma prevede infatti la sospensione dell’invio degli atti di accertamento (8,5 milioni) fino a dicembre mentre l’invio delle cartelle esattoriali (17 milioni da recapitare entro la fine dell’anno) slitta dal 31 maggio al 30 settembre prossimo.

Il decreto Aprile si pone inoltre come obiettivo quello di garantire maggiore liquidità alle imprese, attraverso la compensazione dei crediti di imposta. Si prevede infatti un aumento da 700mila a un milione di euro del tetto delle compensazioni orizzontali, ma anche la sospensione della della compensazione tra credito d’imposta e debito iscritto a ruolo, in modo da sbloccare il pagamento dei rimborsi con procedure automatizzate. Inoltre, si prevede la sospensione delle verifiche della riscossione per rimborsi superiori a 5.000 euro.

 

 

Misure sblocca-debiti

Nel decreto Aprile c’è anche uno sblocca-debiti della Pubblica Amministrazione che prevede la liquidazione di 12 miliardi di crediti commerciali vantati dalle imprese che lavorano con i Comuni. Per chi invece ha debiti con lo Stato è in arrivo la sospensione dei pignoramenti di conti correnti e stipendi, mentre per quanto riguarda i controlli è prevista la rimessione in termini per mancati versamenti degli avvisi bonari.

I sostegni alle Pmi

Al vaglio, oltre al blocco degli oneri di sistema per per 600 milioni dalle bollette elettriche, anche la possibilità di erogare somme a fondo perduto fino a a 5.000 euro per le imprese con un massimo di 10 dipendenti oppure la sospensione delle tasse dovute. Potrebbero inoltre arrivare aiuti per le Pmi fino a 1,7 miliardi, per gli affitti commerciali dovuti durante il periodo di chiusura.