Entrate tributarie 2021: il MEF ha riportato, nel comunicato stampa numero 45 del 7 marzo 2022, i dati relativi alle somme confluite nelle casse dello Stato nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2021, oltre a quelli relativi al mese di gennaio 2022.
Dal comunicato stampa emerge come le entrate tributarie nel 2021 siano state superiori ai 496 miliardi di euro: si tratta di una crescita pari a circa 48 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2020. Un aumento percentuale pari al 10,8% che rispecchia il miglioramento del quadro economico del paese. Restano però alcuni fattori di disomogeneità, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedenti, dovute al periodo di lockdown.
In merito il Ministero dell’Economia e delle Finanze sottolinea come “in parte sono ancora riscontrabili diversi fattori di disomogeneità nella distribuzione mensile del gettito per effetto del “lockdown” introdotto nel 2020 e delle conseguenti misure economiche e di sospensione dei versamenti adottate per affrontare l’emergenza sanitaria. Tali misure hanno continuato a influenzare il gettito relativo all’anno 2021 avendo modificato il consueto profilo temporale dei versamenti delle imposte.”
Nel mese di gennaio 2022 si registra invece un aumento di 4.753 milioni di euro, pari ad un aumento percentuale del 13% e un’entrata complessiva che ammonta a 41.261 milioni di euro. Per quanto riguarda le imposte dirette, nel primo mese del 2022 mostrano una crescita del 6,5%, mentre le imposte indirette crescono del 29,7%.
Dati MEF Entrare tributarie 2021: le imposte dirette
Nei primi 10 mesi del 2021 le entrate relative alle imposte dirette sono cresciute di 16.848 milioni di euro, ossia del’6,7%. I dati diffusi dal MEF mostrano entrate per 269.806 milioni di euro.
- le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno portato nelle casse dello Stato 7.266 milioni di euro, con una crescita del 9,4%
- le ritenute dei lavoratori autonomi sono pari a 1.119 milioni di euro, con un aumento del 10,4%;
- i versamenti IRPEF da autoliquidazione evidenziano una crescita di 187 milioni di euro, ovvero dell’1%.
Su questi dati incidono le novità introdotte dal decreto Ristori, come le misure a favore dei sostituti d’imposta, che a partire dal mese di marzo 2021 hanno versato le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.
Anche l’IRES rispecchia l’andamento negativo dei versamenti in acconto e a saldo, calati rispettivamente del 5,2 per cento e del 7,2 per cento. Nel complesso la diminuzione riportata è pari al 5,7 per cento, con una variazione negativa di 1.917 milioni di euro.
Il comunicato stampa sottolinea inoltre che “tra le altre imposte dirette vanno segnalati gli incrementi delle entrate dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+2.290 milioni di euro), delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+959 milioni di euro) e delle entrate dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione beni d’impresa (+3.294 milioni di euro) a seguito dei provvedimenti introdotti dal decreto legge n. 104/2020 (decreto agosto).”
Le imposte indirette nelle entrate tributarie 2021
Nel 2021 le imposte indirette sono aumentate del 16,3%, raggiungendo un valore pari a 226.287 milioni di euro.
Nel periodo indicato l’incremento è stato di 31.648 milioni di euro. A contribuire alla crescita delle entrate è principalmente l’IVA, con incassi per 23.928 milioni di euro e una crescita del 19,3%.
In particolare il MEF ha registrato le seguenti variazioni:
- IVA sugli scambi interni: aumento di 18.582 milioni di euro, ossia del 16,3%;
- componente relativa alle importazioni: crescita di 5.346 milioni di euro, ossia del 53,2%.
Le altre imposte indirette hanno invece variazioni molto diverse tra loro: se l’imposta di bollo è cresciuta di 256 milioni di euro, ovvero del 3,8%, l’imposta di registro segna un aumento di ben il 32,7%, con un aumento di 1.281 milioni di euro in termini assoluti.
Completano i dati riportati dal MEF le entrate relative ai giochi e dalle attività di accertamento e di controllo.
Per quanto riguarda i giochi, le entrate si attestano sui 12.401 milioni di euro: l’aumento che viene registrato è del 18% ovvero in 1.895 milioni di euro in più.
In merito alle attività di accertamento e controllo, invece, si registrano entrate per un valore pari 8.587 milioni di euro, con un calo del 3& rispetto all’anno precedente.
Le entrate in questione sono così suddivise:
- imposte dirette: 4.210 milioni di euro, con una variazione negativa del 5,9 per cento;
- imposte indirette: 4.377 milioni di euro, con un calo del 10,2 per cento.
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