Non ci sono dubbi, la flat tax è il regime fiscale più amato dai professionisti: quasi sei partite Iva individuali su 10, escluse quindi società ed enti non commerciali, hanno fatto scelto il regime forfettario. Sono i dati emersi dalle Statistiche fiscali 2019 pubblicate dal dipartimento delle Finanze; nello stesso report, il ministero fornisce anche un bilancio del primo anno di applicazione delle cosiddette pagelle fiscali. Vediamo i dettagli.
Flat tax e partite Iva
Stando alle dichiarazioni presentate al Fisco lo scorso anno, i contribuenti in regime forfettario al 15%, o al 5% per le nuove attività, erano 857 mila. A questo numero deve essere sommato quello di coloro che hanno aderito alla flat tax nel corso del 2019, sfruttando l’innalzamento della soglia minima di ricavi o compensi a 65mila euro e che quindi non hanno ancora presentato il modello Redditi, il cui termine scade il prossimo 30 novembre. Parliamo di 263mila contribuenti, ossia il 48% di tutte le partite Iva aperte nel corso dell’anno.
Inoltre, bisogna conteggiare anche i 253mila contribuenti che beneficiano ancora del vecchio regime dei minimi al 5%, al quale è stato possibile aderire fino al 2015 e che ha una durata massima di 5 anni (o fino ai 35 anni per i contribuenti più giovani).
I redditi dichiarati con gli Isa
Come anticipato, nel report sulle Statistiche fiscali 2019 il Ministero offre anche un bilancio del primo anno di applicazione degli Isa, anche noti come pagelle fiscali. Nel 2019 i ricavi totali dichiarati sono stati pari a 795,5 miliardi, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno di imposta precedente. Rispetto ai vecchi studi di settore, quindi, il grado di affidabilità, ossia un voto pari a 8 in pagella che permette di accedere ai benefici del regime premiale Isa, è cresciuto del 14,6%.
Il reddito medio dichiarato dai contribuenti soggetti agli Isa è pari a 35.735 euro. Se consideriamo solo le persone fisiche, questa cifra scende a 33.200 euro, mentre se consideriamo le società di capitali e di persone il reddito medio aumenta rispettivamente a 35.200 euro e 45mila euro.
Secondo le statistiche, l’effetto degli Isa sulle somme dichiarate è stato più importante nel settore dei servizi, dove si registra un aumento dell’11%, seguito da quello delle manifatture (+8,8%) e quello dei professionisti (+8,6%). Bisogna specificare però, così come fa il Mef, che gli incrementi non sono dovuti solo delle pagelle fiscali, in quanto il reddito dichiarato per l’anno di imposta precedente era particolarmente basso a causa delle modifiche ai criteri di determinazione del reddito d’impresa in contabilità semplificata (da competenza a cassa).