Aumentano le liti con il Fisco: secondo il rapporto trimestrale sul contenzioso tributario pubblicato dal ministero dell’economia e delle finanze (Mef), e relativo al periodo che va da luglio a settembre 2022, i nuovi ricorsi alle corti di giustizia tributaria sono incrementati di quasi il 60%. L’aumento è rilevante soprattutto per il primo grado, dove il numero delle liti è quasi raddoppiato. Inoltre, diminuisce di quasi il 6% il volume delle liti definite. Positivo invece il bilancio sulla digitalizzazione, in decisa crescita nelle corti di giustizia tributaria.
È questo il quadro che si delinea nel primo periodo post emergenziale, di fatto un vero e proprio boom di nuove liti dopo la situazione molto contenuta che si era registrata durante la pandemia.
Liti con il Fisco: in numeri in dettaglio
Definizione delle cause: i numeri
Nel terzo trimestre dell’anno in corso sono state concluse e decise 32.799 controversie: il calo, rispetto al corrispondente trimestre del 2021, è di oltre 2mila cause. La diminuzione tendenziale delle decisioni depositate, specifica il rapporto del Mef, si attesta al -5,78%, con 22.860 ricorsi decisi in primo grado e 9.939 appelli decisi presso le Commissioni di giustizia tributaria di secondo grado.Sono invece buone le dinamiche in tema di digitalizzazione della giustizia tributaria. Il concludersi dell’emergenza sanitaria ha riportato nelle aule la presenza delle parti ma non ha arrestato l’utilizzo di modalità telematiche.
Le udienze che si sono tenute da remoto sono state il 20,3% del totale, un dato in diminuzione rispetto ai volumi del 25,5% dello stesso periodo del 2019. Nonostante ciò, l’81,3% delle sentenze e dei provvedimenti definitori depositati durante il periodo considerato è stato redatto utilizzato il nuovo applicativo di redazione e deposito digitale.
Grazie all’utilizzo di strumenti telematici, il tempo medio di redazione e pubblicazione di una sentenza è risultato pari in media a 66,5 giorni, contro i 117,4 giorni medi impiegati invece per la redazione e il deposito dei provvedimenti definitori cartacei.
In generale, l’utilizzo del sistema digitale sta crescendo progressivamente nelle Commissioni di giustizia tributaria, considerando che mentre nel primo trimestre dell’anno la percentuale di utilizzo era del 71,5% e nel secondo trimestre del 79,4%.
Credits: 89Stocker/CanvaPro