Il Processo Tributario Telematico è finalmente realtà grazie al nuovo Sistema Informativo della Giustizia Tributaria (SIGIT): vediamo come funziona la piattaforma e le tempistiche per l’adozione nelle diverse regioni italiane.
Il 2017 sarà l’anno del Processo Tributario Telematico: entro luglio tutte le regioni italiane dovranno adottare il nuovo Sistema Informativo della Giustizia Tributaria, noto agli addetti ai lavori come SIGIT.
Si tratta di un processo iniziato nel 2011 e reso concreto con il Decreto del Direttore Generale delle Finanze del 4 agosto 2015: in questo documento si definiscono le regole tecniche da rispettare per le parti che intendono costituirsi in processo in modalità telematica, per tutti i Processi Tributari svolti nelle Commissioni Tributarie della Toscana e dell’Umbria.
Queste due regioni hanno quindi fatto da apripista per la digitalizzazione del Processo Tributario: il successo riscontrato ha portato alla pubblicazione dei Decreti del Direttore Generale delle Finanze del 30 giugno 2016 e del 15 dicembre 2016, con i quali si estendono a tutto il territorio nazionale le regole tecniche già sperimentate in Toscana e Umbria.
Volendo tracciare un percorso in ordine cronologico, dalla nascita del Processo Tributario Telematico fino ai suoi futuri sviluppi, possiamo stabilire le seguenti tappe:
- 1 dicembre 2015: il PTT è attivo per le Commissioni Tributarie presenti in Umbria e Toscana;
- 15 ottobre 2016: il PTT è adottato nelle Commissioni Tributarie di Abruzzo e Molise;
- 15 novembre 2016: Liguria e Piemonte adottano il nuovo Sistema Informativo della Giustizia Tributaria;
- 15 dicembre 2016: il Processo Tributario Telematico è attivo in Emilia Romagna e Veneto;
- 15 febbraio 2017: le Commissioni Tributarie di Basilicata, Campagna e Puglia adottano il SIGIT;
- 15 aprile 2017: il PTT è entra in vigore nelle Commissioni Tributarie di Friuli Venezia Giulia, Lazio e Lombardia;
- 15 giugno 2017: le Commissioni Tributarie di Calabria, Sardegna e Sicilia adotteranno il SIGIT;
- 15 luglio 2017: Marche, Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano attiveranno il Processo Tributario Telematico nelle loro Commissioni Tributarie.
Si tratta quindi di un cammino lungo più di due anni, che si pone l’obiettivo di rivoluzionare il Processo Tributario rendendolo più efficiente e veloce grazie anche all’utilizzo della posta elettronica certificata per tutte le comunicazioni e le notificazioni alle Commissioni Tributarie. La stessa semplificazione è stata già da tempo attuata nel giudizio civile ordinario, penale ed amministrativo: lo snellimento delle procedure tecnico-amministrative permetterà a professionisti e contribuenti di evitare file e numerosi spostamenti tra diversi uffici e segreterie.
Processo Tributario Telematico: come funziona la nuova piattaforma
La nuova piattaforma informatica consente l’interazione telematica delle procedure del Contenzioso Tributario e si basa sull’utilizzo della Posta Elettronica Certificata (PEC) e della firma digitale. Il SIGIT permette di svolgere diverse operazioni, tra cui:
- Il deposito telematico dei ricorsi e degli atti processuali presso le Commissioni Tributarie Provinciali (nel caso di processi di primo grado) o Regionali (per i processi di secondo grado);
- La comunicazione delle sentenze alle parti interessate;
- L’accesso telematico delle parti al fascicolo informatico del processo, costituito da tutti i documenti validamente inviati e acquisiti dal SIGIT e sostitutivo del faldone cartaceo ordinario.
Alla scadenza dei diversi termini processuali, la piattaforma archivierà la documentazione, che quindi sarà a disposizione del presidente di Commissione Tributaria per l’esame e l’assegnazione alla competente sezione.
Processo Tributario Telematico: l’utilizzo del SIGIT è obbligatorio?
Attualmente è possibile scegliere se seguire la via tradizionale o quella digitale per presentare ricorso nei Contenziosi Tributari. L’iscrizione al SIGIT, quindi, non è obbligatoria. Una volta scelta la modalità elettronica, tuttavia, non sarà possibile modificare la tecnica di processo: gli atti non potranno migrare dalla modalità digitale a quella cartacea (o viceversa) fino alla conclusione della causa in appello. Questo significa che una volta scelta la modalità telematica per il processo di primo grado, tale modalità andrà mantenuta anche nel processo di secondo grado.
Specifichiamo che il decreto sul Processo Tributario non sarà modificato. I riferimenti normativi introdurranno solo la possibilità di trasmettere e consultare gli atti in modalità elettronica.
Registrazione al SIGIT: chi è abilitato e quali strumenti sono necessari
Possono accedere al SIGIT esclusivamente determinati soggetti:
- I giudici tributari;
- Le parti interessate;
- I procuratori e difensori;
- Il personale abilitato delle segreterie delle Commissioni tributarie;
- I consulenti tecnici.
Le parti interessate, i loro procuratori e difensori, così come consulenti e organi tecnici possono accedere solamente ai fascicoli relativi ai procedimenti in cui sono costituiti o per i quali svolgono attività di consulenza.
Per iscriversi al SIGIT è necessario registrarsi sul portale della giustizia tributaria e ottenere le credenziali di accesso (User ID e password), indispensabili per consultare il fascicolo informatico. Per accedere alla piattaforma è necessario possedere una casella di Posta Elettronica Certificata e una firma digitale valida.
Come registrarsi alla piattaforma per il Processo Tributario Telematico
Attualmente la piattaforma dedicata al Processo Tributario Telematico non dispone di un’area di test né di una versione demo. Non è quindi possibile testare la piattaforma prima di iscriversi e per utilizzarla è necessario registrarsi.
Il processo di registrazione al SIGIT non è semplicissimo, quindi riepiloghiamo qui di seguito tutti i passaggi fondamentali:
- Accedi alla home e compila il modulo con tutti i dati richiesti: inserisci i tuoi dati anagrafici, l’iscrizione all’ordine, la PEC e così via;
- Scarica il modulo, controlla i tuoi dati e firmalo digitalmente;
- Prepara un file con una copia del tuo documento d’identità firmato digitalmente e un secondo file con una copia del tesserino d’iscrizione all’ordine, anche questo firmato digitalmente;
- Carica i tre file preparati (modulo, documento d’identità e tesserino dell’ordine) sul portale;
- Il sistema ti fornirà le prime 4 cifre della tua password personale;
- Dopo la verifica della pratica, ti saranno inviate le ultime 4 cifre della password all’indirizzo PEC che hai fornito.
A questo punto puoi effettuare il primo accesso al SIGIT. Non appena inserite le credenziali, dovrai subito modificare la tua password: la prima password fornita dal sistema dovrà essere cambiata per sicurezza. Ora puoi accedere alla home della piattaforma ed iniziare a registrare la tua pratica.
Processo tributario telematico: le disposizioni in merito alla Posta Elettronica Certificata
Il nuovo articolo 16-bis del D.lgs 546/1992, al comma 3 stabilisce che la notifica del ricorso o dell’appello debba avvenire all’indirizzo PEC, con queste specifiche:
- Per i professionisti iscritti ad albi o elenchi, l’indirizzo PEC deve essere quello comunicato ai rispettivi ordini o collegi;
- Per i difensori abilitati all’assistenza tecnica davanti alle Commissioni Tributarie, l’indirizzo PEC deve coincidere con quello rilasciato da un gestore secondo quanto stabilito dalla normativa vigente;
- Per le società e le imprese individuali iscritte nel registro delle imprese, l’indirizzo PEC deve essere quello comunicato al momento dell’iscrizione;
- Per gli enti impositori, l’indirizzo PEC deve essere quello pubblicato nell’IPA.
Processo Tributario Telematico: come depositare un procedimento
Entrato nella home page della piattaforma, puoi iniziare immediatamente ad inserire i documenti per l’avvio del Contenzioso Tributario. Seleziona se depositare un procedimento in Commissione Tributaria Provinciale, per un processo tributario di primo grado, o in Commissione Tributaria Regionale, per un processo tributario di secondo grado.
A questo punto puoi iniziare a inserire i dati richiesti per il procedimento da depositare e quindi tutte le informazioni relative ai ricorrenti, ai rappresentanti, ai difensori e così via.
Ad ogni step sarà necessario caricare i documenti necessari, come il ricorso e gli allegati ed infine il sistema rilascerà una ricevuta di completo deposito con l’RGR o l’RGA del procedimento, ossia i protocolli identificativi della pratica.
Tutti gli atti e i documenti caricati nella piattaforma vengono sottoposti ad un controllo automatico, che ne verifica:
- l’assenza di virus;
- la dimensione dei file;
- la validità della firma digitale;
- l’integrità dei file;
- il formato.
Le possibile anomalie vengono segnalate con un codice specifico: puoi consultare la tabella con la notifica dei codice di errore direttamente sul sito della Giustizia Tributaria.
Come noto, il D. lgs. n. 546/1992 ha stabilito l’obbligo per il ricorrente di avvalersi di un difensore nelle cause avanti un valore superiore ai 3.000 euro. In tal caso, se il ricorrente è sprovvisto di firma digitale, dovrà rilasciare la procura su un atto separato da quello principale e firmato con firma autografa autenticata dal difensore; questo atto dovrà quindi essere scansionato dal difensore, firmato digitalmente e allegato al ricorso. Se invece il ricorrente è in possesso della firma digitale, potrà firmare digitalmente la procura predisposta dal difensore, così come accade già per il processo civile telematico.
Tutti gli atti processuali e gli allegati andranno a costituire il fascicolo informatico, che raccoglie anche le ricevute di PEC e i messaggi di sistema. Il fascicolo informatico è composto da tre cartelle:
- Il fascicolo del ricorrente: qui puoi trovare tutti gli atti processuali e gli allegati relativi al soggetto che ha sollevato il giudizio; nel fascicolo sono riportate anche le ricevute rilasciate dal sistema;
- Il fascicolo del resistente: contiene tutti i documenti relativi alla parte resistente, come atti processuali, allegati e ricevute rilasciate dal sistema;
- Il fascicolo d’ufficio: comprende tutti i provvedimenti giurisdizionali adottati dalla Commissione Tributaria e le comunicazioni inviate alle parti interessate.
Requisiti dei documenti da caricare per il Processo Tributario Telematico
Non tutti i formati sono accettati dalla piattaforma: secondo quanto stabilito dall’articolo 10 del D.M. del 4 agosto 2015, gli atti processuali devono essere caricati nella piattaforma in formato PDF/A-1◦ o PDF/a-1b. Lo stesso formato deve essere utilizzato anche per tutti gli allegati ad atti di ricorso, appello, controdeduzioni e così via.
Infine, non è possibile trasmettere file in formati compressi come file .zip o file .rar.
Il SIGIT: tutti i pro e i contro della nuova piattaforma per il Processo Tributario Telematico
L’utilizzo degli strumenti telematici e informatici nell’ambito del Processo Tributario offre indiscutibili vantaggi. La dematerializzazione dei documenti consente una riduzione dei costi per tutti gli operatori del settore, dai giudici ai difensori fino ai contribuenti. Il vantaggio non è solo economico, ma anche pratico: con la semplificazione delle procedure, infatti, si evitano code presso le Commissioni Tributarie e si possono scaricare i documenti relativi alla pratica senza doverli stampare.
Tuttavia, attualmente non è prevista un’area di test e, una volta iniziato il caricamento di un procedimento, non è possibile cancellarlo o effettuare modifiche: l’eventualità di errore non è quindi così remota. Inoltre, una volta scelta la modalità telematica, non sarà più possibile passare a quella tradizionale: la scelta effettuata in primo grado, quindi, condiziona anche il secondo.
iContenzioso e SIGIT: come ti semplifichiamo la vita
Abbiamo visto che le procedure per la registrazione al SIGIT e quelle per depositare un procedimento possono essere piuttosto complesse, soprattutto nella fase di caricamento dei documenti.
Con iContenzioso puoi rendere tutto questo processo più semplice, perché hai già tutti i documenti in digitale, sempre a disposizione nel cloud, ovunque e in qualsiasi momento. Non hai bisogno di preparare di volta in volta i documenti che ti servono per le tue pratiche ed in questo modo sfrutti al meglio le potenzialità offerte dal SIGIT.
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