È iniziato il 1 dicembre 2015 e si è finalmente concluso il 15 luglio 2017 l’iter che ha portato il Processo Tributario Telematico in tutte le regioni italiane.
Come tutte le innovazioni, si è trattato di un percorso difficile e ancora oggi sono molteplici gli interrogativi rimasti aperti. In primo luogo: se il Processo Tributario Telematico è una realtà, quanti sono i professionisti realmente in grado di affrontarlo?
Vediamo quindi insieme cosa ci aspetterà nei prossimi mesi, le problematiche da affrontare ma anche gli indiscutibili vantaggi della nuova era digitale.
Formazione e preparazione tecnica: siamo in grado di affrontare il Processo Tributario Telematico?
Commercialisti, giudici, avvocati: sono numerose le professionalità coinvolte nei cambiamenti portati dall’introduzione del Processo Tributario Telematico. Se è vero che è ancora possibile scegliere se procedere con la via digitale o rimanere alla modalità tradizionale, è altrettanto vero che sono ancora troppo pochi i professionisti che possiedono la necessaria preparazione tecnica per affrontare un processo tutto digitale.
Insomma, le norme ci sono ma gli strumenti per attuarle sono ancora carenti, soprattutto negli uffici di segreteria e trai i giudici stessi.
Di fondamentale importanza, quindi, prevedere dei corsi di formazione e aggiornamento per tutti coloro che sono coinvolti, a vario titolo, nel mondo dei processi tributari; il rischio, altrimenti, è quello di lasciare incompiuto un processo di rinnovazione sicuramente indispensabile per il settore.
Processo Tributario Telematico e normativa: due mondi ancora distanti?
Un altro tema fondamentale da affrontare è la compatibilità della riforma digitale con la disciplina normativa del processo attualmente esistente. Tale disciplina, infatti, risale al 1992 ed è stata aggiornata nel 2015, con il D.Lgs. n.156, con il solo articolo 16-bis, nel quale si introducono le comunicazioni e le notificazioni per via telematica. Per il resto, si rimanda al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 dicembre n. 163, e ai successivi decreti di attuazione.
Proprio in merito all’articolo 16-bis del D.Lgs, n. 156, ci si chiede se sia ancora opportuno mantenere la distinzione tra comunicazione e notificazione; che senso ha, infatti, distinguere i due momenti, se l’invio telematico avviene con un solo atto? Inoltre, perché non incaricare le segreterie di inviare i testi completi delle decisioni e della motivazione?
Un altro interrogativo, di altrettanta importanza, riguarda i termini per le impugnazioni. Si parla ancora di termine breve e termine lungo, quando probabilmente sarebbe più opportuno prevedere un termine unico, a decorrere dal ricevimento via PEC della sentenza da parte delle segreterie.
Alla luce di questi interrogativi, insomma, è evidente l’urgenza di un’innovazione non solo tecnologia, ma anche disciplinare del Processo Tributario.
Questa innovazione sarebbe utile in particolare per il terzo grado di giudizio, che anche nel Processo Tributario Telematico presenta numerose lacune. Le nuove disposizioni, infatti, operano solamente per i primi due gradi di giudizio, mentre per il terzo grado ancora oggi valgono disposizioni che impongono pesanti oneri ai ricorrenti.
Inoltre, spesso gli atti e i fascicoli necessari non vengono più trasmessi d’ufficio e i giudici si trovano ad emettere pronunce prendendo in considerazione gli atti allegati informalmente dalle parte nei ricorsi e controricorsi. Se al contrario tutto fosse digitalizzato, la reperibilità degli atti e dei documenti del processo sarebbe molto più semplice e immediata.
Una rivoluzione da non perdere: preparati al meglio!
Nonostante i dubbi emersi, la portata della rivoluzione telematica nel settore tributario sarà sicuramente enorme e decisiva. E’ bene iniziare a fare pratica e ad aggiornarsi sulle nuove modalità lavorative. È quindi fondamentale registrarsi innanzitutto al SIGIT, la piattaforma dedicata al Processo Tributario Telematico ed iniziare a studiare il nuovo portale.
Un aiuto fondamentale per entrare con più agilità nei processi tributari sono sicuramente gli strumenti come iContenzioso: un software gestionale completamente dedicato al Contenzioso Tributario, che ti permette di caricare pratiche e documenti in cloud, produrre automaticamente la Nota di Iscrizione a Ruolo e molto altro.
Richiedi subito una DEMO gratuita e preparati alla rivoluzione digitale!