Commercialisti alla prova della digitalizzazione: l’emergenza da Covid-19 e il conseguente lockdown ha messo di fronte commercialisti e consulenti fiscali all’esigenza di maturare una consapevolezza tecnologica finora rimasta marginale e latente.
Si tratta di un’opportunità da non sprecare, ma di un’esperienza di cui fare tesoro per creare nuovi processi e forme di dialogo, sia tra professionisti che con i clienti. Non parliamo solo ed esclusivamente del gestionale di studio, comunque fondamentale per una vera digitalizzazione, ma anche di nuove modalità di comunicazione, sia interna che esterna: insomma, la carta deve sparire dagli studi professionali, così come dichiarato anche da Maurizio Grosso, consigliere CNDCEC con delega all’innovazione.
Ma come concretizzare la rivoluzione digitale negli studi professionali? Sono tre i punti fondamentali da percorrere: una piattaforma tecnologica adeguata, un sito internet che non sia solo vetrina e l’ottimizzazione della comunicazione interna. Vediamoli nel concreto.
La piattaforma tecnologica
Il primo punto da smarcare nell’agenda tecnologica del commercialista è il dotarsi di una piattaforma di comunicazione che sia bidirezionale tra lo studio e i clienti. Dopo la digitalizzazione delle fatture, è arrivato il momento di portare online tutti gli altri documenti, come registri ed estratti conto, ma è fondamentale che il canale di comunicazione tra clienti e studio sia unico, in modo da tracciare con semplicità tutti i passaggi e non perdere nessun documento.
Lo step successivo è quindi dotarsi della firma elettronica avanzata, in modo da permettere lo scambio di documenti tra professionista e cliente esclusivamente online, attraverso degli specifici passaggi operativi. Fondamentale poi un sistema di archiviazione ottica adeguato, che agevoli le ricerche.
Un sito web avanzato
Gli studi professionali che hanno l’obiettivo di fornire consulenze ad alto valore aggiunto non possono accontentarsi di un sito web che sia una semplice vetrina: è quindi importante investire in un sito che sia una vera e propria home page per i clienti e che offra loro servizi extra, come l’incasso delle fatture e la possibilità di monitorare in tempo reale i flussi di cassa. Un esempio di servizio extra da offrire un un sito web avanzato è la consulenza online, tramite videocall, anche per tematiche non necessariamente fiscali, in modo offrire ai propri clienti un ampio ventaglio di competenze.
Ovviamente un sito complesso è uno strumento che non tutti gli studi professionali possono gestire, non solo per un tema di risorse economiche, ma anche culturale: basta infatti pensare alla formazione che sarebbe necessaria per digitalizzare tutti i collaboratori.
Commercialisti e digitalizzazione: l’ostacolo della comunicazione interna
Se c’è una carenza che il Covid ha evidenziato nel periodo di lockdown è quello della comunicazione interna. Le riunioni su Skype o Teams non sono sufficienti per creare un luogo virtuale in cui creare sinergie e sviluppare idee di business. Un gestionale evoluto, tagliato su misura per le esigenze dello studio professionale, facile da utilizzare, è ormai indispensabile in tal senso.
Un valido aiuto per organizzare la comunicazione interna è un software gestionale come iContenzioso, il primo dedicato ai professionisti del Contenzioso tributario. Un software completamente cloud, che permette di dematerializzare pratiche e documenti per consultarli in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. Grazie alla smart dashboard è possibile condividere progetti con i colleghi, assegnare pratiche ai collaboratori e monitorare sempre lo stato di avanzamento delle lavorazioni, anche grazie agli alert automatici in prossimità delle scadenze.
In più, con iContenzioso si risparmia tempo prezioso da dedicare ad altri aspetti del proprio business, perché è il gestionale ad occuparsi di tutti gli aspetti più “noiosi”, come la creazione della Nota di iscrizione a ruolo e così via.
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